Calo di interesse e desiderio del partner

Ci siamo ritrovati un giorno a renderci conto che l’interesse verso il nostro partner non è più quello di una volta… potrebbe non esserci stato nessun motivo apparente, nessun litigio e nessuna discordia, ma di sicuro, passato un certo periodo di tempo dall’inizio appassionante della relazione, qualcosa non è più come allora e questo ci crea preoccupazione, confusione, dubbi e necessariamente qualche malinteso nei suoi confronti che, non dimentichiamolo, vive nello stesso ambito relazionale in cui viviamo noi e di conseguenza vive le stesse problematiche e le stesse difficoltà.

 

Il calo del desiderio è un fatto NATURALE nell’ambito di coppia: avviene per il normale decadimento di una passionalità iniziale dovuta alla cessazione dell’iniziale periodo di innamoramento: questo non significa che non siamo più innamorati, né che non ci si desidera.

 

In genere l’inizio di una relazione porta alla nostra vita una linfa vitale che ci riempie di energia, dolcezza, desiderio… questa energia è l’amore che inizialmente è magari un po’ irrazionale, non a caso si parla spesso di sbandata, colpo di fulmine… La fase di innamoramento è un momento stupendo ma non sempre obiettivo e critico: accettiamo qualunque situazione senza porci il senso preciso delle cose, accettiamo questa persona che riempie e soddisfa le nostre esigenze affettive sentimentali e sessuali, colma la nostra solitudine con la sua presenza, interagisce e interscambia con noi la sua vita e il suo modo di essere… come qualcosa che va oltre la persona stessa

 

 

Un giorno ci ritroviamo a fare i conti con una realtà diversa che, di fatto… è la reale realtà

 

Questo accade spesso in seguito a un episodio difficoltoso: una piccola lite, un primo disaccordo…. qualcosa che ci ha messo in crisi e ha ferito questa fase di innamoramento cieco e assoluto creando dolore. A volte si tratta di cose insignificanti: un gesto inusuale, una parola diversa, una confessione, una considerazione… può essere anche un diverbio più acceso o una lite ma poco importa… per la prima volta si crea del dolore anziché del piacere e la favola si spezza: in poche parole torniamo con i piedi per terra. Il principe, o la principessa, finalmente si rivelano per quello che sono in realtà: due persone normali.

E’ una fase delicata che in genere superiamo senza difficoltà, crea un qualche sbandamento iniziale ma da lì la coppia tende a rafforzarsi, a crescere in maniera più consapevole e spontanea, sempre che ci sia stata la reciproca correttezza e sincerità per affrontare il nuovo stato di cose in maniera leale e profonda

 

A volte questa fase viene superata mettendo dei paletti, creando dei presupposti per delle abitudini diverse… questo è un buon sistema per ovviare alcune difficoltà ma nel tempo si rivelerà pericoloso. Ad esempio: noi o il nostro partner avevamo delle abitudini, qualunque esse fossero, che abbiamo lasciato da parte per quel periodo di innamoramento in cui tutto viveva in un mondo a parte e non c’erano altre necessità all’infuori del vedersi e dello stare insieme. Non era importante cosa facevamo, dove lo facevamo, cosa dicevamo o pensavamo, tutto andava bene a priori perchè l’altra persona ci faceva star bene in maniera totale; ogni gesto era un dono, ogni momento passato insieme e ogni posto un angolo di paradiso, cercavamo la condivisione delle cose belle negando quelle brutte… Poi qualche frammento della nostra vita ci è riapparso creando una mancanza o un attimo di incertezza… può essere un ricordo del passato, il rivedere precedenti esperienze fallite, la paura di abbandonarsi troppo a una persona e andare incontro, un domani, al terrore di perderla. Può essere un fattore esterno, come il bisogno di rivedere un amico dimenticato, dei parenti, tornare a fare quelle cose che prima facevamo ed erano i nostri hobby, le nostre abitudini, le nostre passioni e poi abbiamo lasciato da parte nel periodo dell’innamoramento. Può essere un insieme di piccole cose non sempre leggibili tali per cui, di fatto, ci si ritrova di fronte allo spegnimento di quella vampata incontrollata di felicità e amore che ci ha travolto per qualche mese.

 

A questo punto non succede nulla di pericoloso né è compromessa in alcun modo la stabilità della relazione. E’ importante e fondamentale tuttavia che il desiderio di capirsi e conoscersi prevalga sul timore e sulla confusione. Un relazione non viene costruita su fattori esterni alle persone ma sulle persone stesse.

 

Se ci siamo legati a una persona per interesse, per la sua bellezza, per la sua fama o la sua posizione, per i suoi occhi, il suo fisico, o anche solamente per il suo talento erotico rischiamo ora di risvegliarci e tornare con i piedi per terra e renderci conto che questa persona soddisfa dei canoni generici di interesse e desiderio, ma non necessariamente i nostri. Una relazione va oltre il lato esteriore delle persone, oltre le cose materiali, la cultura, il talento, l’estro, la fantasia, la creatività: una relazione è il rapporto tra due persone in tutto ciò che sono e i presupposti per stare bene e convivere e condividere pienamente la propria vita sono nella reale e totale compatibilità. Questo non significa avere stesse opinioni, stessi gusti, stesso erotismo… ma considerare la coppia come somma delle qualità specifiche di ciascuno, e da lì capire insieme cosa c’è, cosa manca, cosa interessa e cosa no, come progettare il proprio modo di vivere, come capirsi, come realizzarsi, soddisfarsi, amarsi…

Una relazione dove non c’è più amore è già finita e non ha scopo di continuare, se riteniamo che l’amore ci sia ancora (ma deve essere reciproco) bisogna lottare insieme per superare le difficoltà di comunicazione, i luoghi comuni, gli schemi culturali sociali e famigliari e riuscire insieme a cercare la propria identità relazionale

Di fatto, il calo del desiderio avanza in una fase successiva, quando invece di aver affrontato e risolto i piccoli problemi relazionali abbiamo messo dei paletti, degli ostacoli anche apparentemente di poca importanza, per ovviarli

 

Il partner che tiene le cose in un ordine o una logica diversa dalla nostra non è necessariamente incompatibile, è semplicemente diverso: il suo modo vale il nostro e non ha senso rivaleggiare su chi ha un modo di interpretare l’ordine delle cose corretto o scorretto, su chi ha ragione o meno riguardo una cosa: ciascuno ha il suo modo e ciascuno la sua ragione, essere diversi non significa dover per forza confliggere ma al contrario potersi arricchire di un modo diverso di fare le cose, avere un confronto, imparare, crescere, avere

possibilità e spunti di dialogo e discussione…

 

Se abbiamo seminato paletti ostacoli e barriere lungo il cammino un giorno vivremo non più una vita felice e serena, ma una autentica corsa a ostacoli, una specie di percorso di guerra in cui ogni cosa è condizionata dal paletto che un giorno abbiamo stabilito per ovviare ad un problema. Tra grandi e piccoli se ne creano tanti e tali che la vita perde autenticità e trasparenza e il desiderio di fatto del nostro partner non può più essere travolgente come una volta ma piuttosto lui diventa la causa di un nostro malessere e disagio continui

Al tempo stesso il trasporto sessuale nei suoi confronti calerà comunque per cause naturali e quando troppe cose si sommeranno la relazione rischierà di essere fragile e vulnerabile, attaccabile quindi da una qualunque persona esterna che riesca a toccare anche involontariamente degli stimoli perduti, dimenticati…

 

La vita, le esigenze e le pulsazioni sessuali di un uomo sono abbastanza diverse da quella di una donna, ma essendo fatti a meravigliosa simmetria l’uno per l’altro, di fatto c’è un punto di incontro ben preciso tra le rispettive esigenze ed è quello per cui entrambi sono soddisfatti e entrambi hanno il desiderio dell’uno nei confronti dell’altro

 

Quando la sintonia di coppia è massima, l’affiatamento totale e le energie si interscambiano in maniera positiva anche la sessualità è e rimane appassionata, viva, travolgente, proprio perchè la esprimiamo con una persona che ci fa star bene e amiamo profondamente. Quando facciamo amore, o comunque sesso, con la stessa persona che ha creato ostacoli alla nostra felicità, il desiderio può rimanere impulsivo e quindi molto alto, ma non è totalizzante, appagante… a volte un litigio apre le porte per una pulsazione sessuale particolare, ma non è questa la strada per durare a lungo

 

La nostra sfera sessuale ha delle esigenze, estremamente complesse in genere, frutto di moltissime cose che determinano stimolo, desiderio, interesse. La fisicità fine a se stessa non mantiene in piedi una relazione, fare sesso numericamente una due o più volte, al giorno alla settimana, non compensa quelle reali esigenze di amore e affiatamento che ci danno stabilità e certezze.

 

Capire e conoscere le esigenze sessuali del nostro partner è più importante che non cercare di soddisfare le nostre: sarà lui a doverle capire e interpretare. La trasparenza, la fiducia, l’amore vero, il piacere di aprirsi e conoscere, capire ed esplorare senza paura le proprie sfere sessuali è la chiave per aprire la relazione alla scoperta non tanto di ciò che ognuno dei due sia, ma di cosa sia realmente la coppia, la risultante della somma delle due persone che la compongono. E’ preciso interesse e piacere di entrambi riuscire in questa ricerca comunicativa ed esplorativa che può mantenere vivo il desiderio a tempo indeterminato.

Personalmente non conosco un uomo che manifesti realmente la propria sessualità con la propria donna e a maggior ragione la viva con lei. C’è sempre qualche parte di essa che non viene espressa, o condivisa, in genere per un presunto rispetto, a volte per paura, altre ancora per la convinzione che la propria donna non sia adatta, portata o peggio ancora, che proprio perchè è la propria donna non sia con lei che ci si debba mettere in gioco oltre un certo limite. Senza entrare nel merito delle normali perversioni specifiche di ciascuno è importante qui capire una cosa essenziale per vivere bene nella propria relazione: tutti hanno una sessualità espressa ed una, ben più profonda, inespressa o repressa. Questo comporta inappagamento e sfiducia, incomprensione e mancanza di desiderio reale. Una relazione non vive di sesso banale, tradizionale e scontato, ma si alimenta quotidianamente della conoscenza reciproca della propria sessualità affinché il patrimonio erotico della coppia sia sempre più affine e vivo, autentico e reale.

 

Il risultato al contrario è che proprio con il nostro partner si creano i blocchi principali: esprimere la nostra sessualità ci frena per paura di un suo giudizio, della sua non accettazione che ci porterebbe a creare un senso di disagio continuo e di inadeguatezza

 

I passi sono due: trovare il coraggio e il modo di comunicare le proprie esigenze, e riflettere sulle esigenze del partner senza mai giudicare. Se correte il rischio di scoprirvi diversi e poco compatibili, è anche vero che eviterete il rischio di tradire o essere traditi per mancanza di chiarezza, magari da o con una persona che ha saputo darvi o cogliere quello che non avete avuto il coraggio di comunicare

 

Io sono sempre stato dell’idea che due persone scelgono di stare insieme per il piacere di stare insieme. Se siamo soli soffriamo la solitudine, la mancanza di amore affetto condivisione, erotismo e di tutto ciò che una relazione può dare. Per questa ragione, se una relazione non dà piacere ma piuttosto crea problemi, malessere e sofferenza cessa di fatto la principale ragione per stare insieme

 

Apritevi ed ascoltate, torno sempre ad invitarvi infine a provare il dialogo con chi ascolta quotidianamente problemi simili al vostro.

 

Purtroppo se siete già ad un punto di crisi nella vostra relazione avrete anche delle difficoltà comunicative che possono anche essere caratteriali, legate alla vostra timidezza, alla vostra insicurezza, alla vostra sensibilità o fragilità… Provate a parlarne se lo ritenete anche in breve con una operatrice esperta, forse vi aiuterà a cogliere qualcosa che vi è sfuggito, forse a darvi quell’appoggio, quell’ascolto, quei consigli che sono necessari a sostenere il vostro “IO” – quello che per confusione di un momento difficile avete smarrito di vista…

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